Una nuova Metodologia
Comunicazionale definita Programmazione Neurolinguistica
(PNL) è nata negli Stati Uniti. Essa è costituita da
tecniche di comunicazione semplici, facili d'applicare nei
diversi settori professionali (Consulenza impresa, servizi
aziendali). Il loro utilizzo può esser
utile per migliorare ogni relazione
umana. Tale metodologia si fonda essenzialmente sul
"Rapport" cioè sul creare relazioni
positive tra le persone. A questo punto verrebbe da dire: "Tecniche del genere ben vengano anche
nel nostro paese".
Questo augurio sembrerebbe ovvio e scontato. Non è così.
Purtroppo, potrebbe arrivare sempre qualcuno a guastare la
festa. In Italia, quando nasce qualcosa di nuovo che
può generare un potenziale "business", c'è sempre questa o
quella categoria interessata all'affare che cerca
furbescamente d'appropriarsene promuovendo "leggine" a proprio favore.
Di
fronte al guadagno facile poco importa pensare al "bene
comune". Però, questa volta il tentativo ha del paradossale.
Sembra che ci siano categorie professionali che vorrebbero addirittura
avere il monopolio della comunicazione. Ma quello che è
ancora più incredibile è che si vorrebbe cercare d'impedire
ad un giornalista d'insegnare nuove Metodologie Comunicazionali
PNL che egli stesso ha contribuito a sviluppare. Se c'è una
categoria che fonda la propria professionalità sulla
comunicazione è proprio quella dei giornalisti.
I migliori
comunicatori italiani possiamo trovarli soprattutto in
questa categoria. Nonostante questo, non sarebbe in alcun
modo corretto pensare che l'insegnamento delle tecniche
comunicazionali possa essere un'attività esclusiva del
giornalista. Il comunicare è un patrimonio comune. Tutti
coloro che hanno qualcosa d'innovativo da proporre o da
insegnare devono poterlo fare liberamente.
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